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     Nel 2001 per le festività pasquali siamo andati in vacanza a Sharm El Sheikh.

    Un posto molto bello e affascinante non solo per il mare ma anche per l’entroterra, ricco di fascino storia e misticismo. Il clima era l’ideale, non troppo caldo, si stava volentieri al sole e per fare il bagno e scrutare la moltitudine di pesci e di coralli era necessario avere una muta, perlomeno leggera. Dall’Italia giungevano notizie di neve e freddo!

     In albergo si stava molto bene, come in quasi tutti gli hotel egiziani, perlomeno allora, e si mangiava anche bene, quasi all’italiana, tanto che dopo i primi giorni di perplessità ci siamo fidati a prendere la pasta che era niente male e al dente l’unico problema era la mancanza del parmigiano ……

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 Il Sinai è un ambiente molto bello e affascinante, così che abbiamo organizzato un gita al Canyon Colorato proprio nel giorno di Pasqua.

Vero e proprio canyon scavato dalle acque nei millenni passati ed ora completamente arido.

Siamo partiti in tre fuoristrada dato che il percorso si svolgeva in gran parte su piste sterrate nel deserto.

Dato che in albergo si mangiava bene ed abbondante, abbiamo pensato di farci preparare i cestini per il picnic che abbiamo trovato pronti nella hall al momento della partenza uno per persona e non ci siamo premuniti di verificare il contenuto.

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  Ad un certo punto del viaggio di andata abbiamo fatto una sosta in mezzo al deserto e abbiamo pensato di approfittare della sosta per mangiare.

Ma …… nel cestino c’era un quarto di pollo più crudo che cotto, con ancora qualche traccia di sangue, una confezione di patatine fritte, un cartoncino di succo di frutta e uno snack !!

Praticamente nessuno ha mangiato! Fortunatamente non eravamo in piena estate, il caldo era sopportabile, ed essendo il clima del deserto molto secco non si sudava per cui non avevamo molta sete.

Per fortuna tutti avevamo fatto una ottima e abbondante colazione e fare un giorno di digiuno, non ci ha fatto male anche se il Venerdì Santo era già passato.

A parte questo ‘piccolo’ intoppo la gita è stata veramente indimenticabile!

Non è facile da descrivere e, probabilmente sarebbe troppo lungo, per cui mi permetto di allegare qualche foto anche se, allora non c’erano ancora la fotocamere digitali, per cui ne ho fatto non molte.

Ma c’è un altro particolare di questa gita che ci ricorderemo per un po

Al ritorno gli autisti avevamo un po di fretta, e noi un po di fame, per cui si sono messi a correre a velocità ….. molto sostenuta, sia in pista che sull’asfalto.

Nel frattempo è scesa la notte e i fuori strada hanno continuato a correre a…….. fari spenti !!!

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In effetti già nei giorni precedenti, in altre brevi escursioni attorno a Sharm avevo visto più di qualche autocarro capottato ai bordi della strada, e mi domandavo come mai fosse capitato dato che in traffico nel Sinai non è particolarmente intenso.

Noi passeggeri eravamo aggrappati ai trapuntini del fuoristrada un po tesi quando l’autista e tutta la colonna, noi eravamo sull’ultimo mezzo, ha inchiodato e ci siamo trovati mescolati, bagagli e turisti sul pavimento del mezzo.

Era successo che un dromedario aveva attraversato la strada al primo mezzo nel pieno della notte ed in pieno deserto !

Per fortuna non è successo niente ed è rimasto solo un ricordo ……. pittoresco.

Paolo

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